Qualche settimana fa sul nostro blog è uscito un articolo sulla metodologia Agile Scrum: cosa è e a cosa serve. Qui, ci siamo soffermati sulla teoria, le best practices e l’approccio in generale. Adesso, è arrivato il momento di fare uno step successivo e dedicare la nostra attenzione su un esempio pratico. Lo sapete già
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Daily Scrum: 4 suggerimenti per farlo bene.
In un mondo in cui lo “smart working” sta prendendo sempre più piede e i team hanno sempre più il bisogno di sincronizzarsi quotidianamente senza perdere troppo tempo, vorrei darti dei consigli eroici su come affrontare al meglio il daily scrum a testa alta, evitando gli strafalcioni che ho provato sulla mia pelle. Ecco di
Il Product Backlog: significato, esempio e template.
In questo post approfondirai le tue conoscenze sul Product Backlog, il suo significato e come per te sarà una risorsa fondamentale nella gestione dei tuoi prodotti. Abbiamo già affrontato e sfiorato l’argomento nei post sulle User Story, sulla metodologia Agile Scrum, e sulle differenze tra Scrum e Kanban, ma in questo post andrò più a
Cosa sono le User Story e come si scrivono
In un precedente articolo – Come stabilire le priorità nello sviluppo di prodotto – ho spiegato il concetto di Product Backlog, che ho definito come un elenco ordinato di funzionalità che si intende sviluppare. Ho anche accennato al contenuto del Backlog, ovvero le User Story. In questo articolo mi focalizzerò sulle User Story. Vi spiegherò
Agile Mindset: cosa è, esempi reali e consigli pratici.
Abbiamo già parlato di cosa è Agile e di quali sono le due principali metodologie, cosa è Agile Scrum e allora perchè continuare ad affrontare il tema Agile, addirittura dedicando un intero post al Mindset Agile? La risposta è semplice: Agile è principalmente una questione di mindset, non di tool o framework. Questa immagine spiega
Tutta la verità su Agile: cosa è, a cosa serve
In questo post scoprirai cosa è Agile, cosa è, ma soprattutto ti dirò cosa non è assolutamente. Vedremo anche i valori di base, i 12 principi e perchè ha cambiato in meglio lo sviluppo di software, e quindi di prodotto. Questo è il primo post di una serie un po’ più tecnica sull’organizzazione del lavoro