Marzo 22, 2021 - di Joao Carlos da Silva
Saper creare la mappa degli stakeholder è fondamentale per poter riuscire ad analizzare tutte le parti coinvolte nel processo relazionale.
La stakeholder mapping è un’attività di progettazione che ci consente di individuare gli stakeholder e le loro aspettative riguardo al progetto da realizzare.
Una mappatura efficace ci mette di fronte le persone con le quali è necessario interfacciarsi; il che implica una migliore comunicazione e una maggior fiducia.
In questo articolo, ti racconterò la mia esperienza con gli stakeholder per poi svelarti il framework che mi ha aiutato a conoscerli, identificarli e prioritizzarli in gruppi specifici.
Non solo, ti fornirò degli esempi di domande concrete -che ho impiegato io stesso durante una mappatura- che potrai utilizzare anche tu!
Sei pronto a scoprire come mappare gli stakeholder e diventare un eroe?🚀
Intanto, eccoti un’overview di cosa leggerai:
All’interno delle aziende, diverse persone possono avere un’influenza sullo sviluppo del prodotto e, di conseguenza, avere un ruolo nello svolgimento del tuo lavoro come Product Manager.
Per questo motivo è importante, prima di iniziare un progetto, realizzare una mappa degli stakeholder, così da poter capire e analizzare chi sono e come gestire il rapporto con ognuno di loro.
La mappatura ti permette di:
Io, in prima persona, mi sono ritrovato nella situazione in cui dovevo delineare e avere ben chiari chi fossero gli stakeholder.
Mi spiego meglio; alcuni anni fa, ho lavorato nello sviluppo di una nuova piattaforma di CRM e di un E-Commerce per una grande azienda di carta e cellulosa.
La responsabilità del progetto, sviluppato nella Business Unit di carta, era principalmente dell’area di Marketing, Strategia e IT e aveva due elementi chiave:
Prima di mettere le mani in pasta, difatto, è fondamentale dedicare del tempo alla realizzazione della mappa degli stakeholder così da apprendere una grandissima quantità di informazioni sui loro interessi, le loro aspettative e il target a cui vorrebbero rivolgersi.
Non a caso, le soft skills più richieste a un Product Manager sono lo stakeholder management e una comunicazione efficace 🙂.
Come ogni processo, anche la mappatura degli stakeholder richiede degli step:
Ogni singolo passaggio ci permette di avere ben chiaro chi siano i nostri stakeholder, permettendoci di non incappare in ritardi connessi alla realizzazione del progetto.
Chiaramente, esistono diversi modelli per mappare gli stakeholder.
In questo articolo spiegherò quello che, personalmente, ho utilizzato io durante la mia esperienza: la matrice potere-interesse.
La matrice potere-interesse, originariamente pubblicata da Colin Eden e Frank Ackerman può essere usata come un primo passo per questo percorso.
Nell’esempio che ho citato precedentemente, gli stakeholder di cui abbiamo fatto la mappatura sono:
Come puoi notare tu stesso, l’elevata quantità di persone ha reso complessa la mappatura degli stakeholder all’interno delle quattro aree del framework:
Non preoccuparti. Ti darò maggiori dettagli, così che tu possa capire come siamo riusciti a smistarli all’interno dei vari gruppi!
Fanno parte di questo gruppo gli stakeholder che hanno un potere decisionale importante dentro all’azienda e, soprattutto, nelle tematiche che riguardano il prodotto.
Devono essere coinvolti durante la costruzione della strategia del prodotto, della roadmap, nei trade-offs e possono anche essere invitati per le sprint review e i workshops.
È molto importante mantenerli allineati sugli obiettivi e sui risultati raggiunti, cercando di tenere dei punti di contatto brevi e consistenti, evitando di causare una perdita di interesse nei confronti del progetto.
La cosa più importante è che questo gruppo sia sempre soddisfatto!
Perciò, ritornando all’esempio: noi, alla fine di ogni sprint, realizzavamo una sprint review con i membri di questo gruppo.
Durante questo momento, tutti potevano osservare l’evoluzione della roadmap, le milestones raggiunte, le problematiche emerse e le relative soluzioni ipotizzate.
Quelli che rientravano in questo gruppo erano:
Anche questo è un gruppo di persone che possiede grande autorità, quindi sarebbe opportuno mantenerlo soddisfatto.
È composto da persone che, solitamente, hanno poco tempo a disposizione; perciò, necessitano di informazioni rapide, veloci e che le cose vengano fatte (e bene!).
Abbiamo considerato in questo gruppo:
Aggiornavamo il CEO quando avevamo finito una milestone importante, dopo di che, il SR Manager si interfacciava con lui una volta al mese sul progetto.
Con il vice presidente dell’unità di carta e il direttore commerciale, invece, facevamo un incontro mensile per poi fare un report.
I Managers dell’area commerciale e gli HR, in alcuni momenti del progetto, sono stati spostati nel gruppo di persone con alto potere e interesse, proprio perché certi cambiamenti riguardavano la loro area.
In generale, sono persone che possono essere coinvolte nel progetto che però hanno poco potere decisionale o influenza.
Tuttavia, possono essere di grande aiuto per alcuni dettagli del progetto; quindi, è importante informarle e ascoltarle adeguatamente, in modo che non emergano problemi importanti.
Nel progetto a cui ho preso parte, ad esempio, i venditori sono stati i primi ad utilizzare il nuovo CRM e a sponsorizzare l’E-Commerce destinato ai clienti.
Il loro feedback era fondamentale affinché si potessero capire i processi e migliorare, così, la user experience della piattaforma stessa.
Per definire questo gruppo, abbiamo fatto delle training session prima del lancio; dopo di che, condividevamo con loro una newsletter alla fine di ogni deploy con le novità e prossimi passi del progetto.
Con gli stakeholder di questo gruppo, è importante fare un monitoraggio riguardante coloro i quali possono cambiare status.
Sono persone che hanno poco interesse sul prodotto e non hanno nessuna influenza, motivo per cui è sufficiente tenerle semplicemente informate.
Noi avevamo incluso in questo gruppo:
In certi momenti del progetto la loro presenza era importante, ma non era una costante, piuttosto si trattava di situazioni specifiche.
Una volta identificati gli stakeholder è importante ascoltarli per capire:
Un modo utile per farlo è quello di organizzare un one to one con ognuno di loro.
Come promesso, eccoti alcuni esempi di domande che puoi utilizzare durante questo processo!
Idealmente è importante avere una guida, ma non deve diventare un limite: approfitta delle risposte dell’intervistato per fare altre domande non pianificate e per approfondire un argomento più in dettaglio.
Se lo stakeholder è una persona con cui non hai mai parlato, puoi cominciare facendo qualche domanda sulla sua storia dentro l’azienda, per esempio:
Prodotto:
Utente:
Contesto e Competitors:
Alcune raccomandazioni: Adatta queste domande a ogni contesto;
Ricapitolando: abbiamo visto come mappare gli stakeholder e alcuni esempi di domande per capire quali sono i principali obiettivi e i punti critici che riguardano lo sviluppo del prodotto.
La realizzazione della mappa degli stakeholder è molto importante per iniziare a creare delle relazioni di fiducia con loro.
Non solo, è anche uno step chiave perché a partire dai risultati ottenuti in questo passaggio, possiamo avanzare delle ipotesi che dovranno essere validate attraverso coloro che utilizzeranno il prodotto.
Infine, la mappatura degli stakeholder ci permette di costruire la roadmap del nostro prodotto.
Con ciò, non basterebbe un articolo per spiegare l’importanza degli stakeholder e la loro mappatura; però, spero che le domande che ti ho fornito, ti siano utili per avventurarti in questo interessantissimo processo!
Se hai trovato interessante questo mio primo articolo, scritto per Product Heroes, lascia un commento e dimmi che ne pensi 🙂
La mia “passione” per i clienti è cominciata quando ancora lavoravo nel panificio della mia famiglia in Brasile. Sono laureato come ingegnere dei materiali e ho scelto di lavorare nello sviluppo di prodotti digitali proprio perché vedevo la possibilità di mettere in gioco tante competenze diverse.
Le slide sono disponibili per studenti ed ex studenti del Master in Product Management
One reply on “Stakeholder mapping: come fare la mappa e perché crearla”
Nicola
Molto interessante il mapping, una tecnica di cui avevo sentito parlare poco fino ad oggi. Sarebbe utile secondo me capire anche la gestione del conflitto con gli stakeholder, situazione, che volendo o no, tutti i PM si trovano ad affrontare.