Febbraio 22, 2021 - di Elisa
Oggi andremo a chiedere ai nostri Eroi come sono diventati Product Manager.
In un articolo precedente abbiamo parlato di chi sia il Product Manager, cosa faccia e perchè sia una figura così importante.
Abbiamo anche parlato di come la figura del Product Manager sta cambiando nell’era digitale, e di come diventare un Digital Product Manager.
Come sappiamo ad ora, non esiste un’unica e tracciata strada che, se seguita, ci permetta di diventare subito Product Manager, ma vi sono bensì, unici modi, come ognuno di noi.
Di seguito troverete le storie di:
Ecco le domande:
Di seguito la storia di Donato Barbagallo, Senior Product Manager ad Amazon.
Elisa: Qual è stata la tua prima esperienza con il Product Management? È stato amore a prima vista?
Donato: Ho iniziato come project manager in una multinazionale, ma sin da subito la mia “interpretazione” del ruolo è stata orientata al successo del prodotto che veniva realizzato, allo studio degli utenti in affiancamento (e spesso in sostituzione) delle funzioni di business che richiedevano il prodotto. Successivamente, insieme alla trasformazione digitale che ha coinvolto l’azienda è venuto naturale spostarmi verso un ruolo di product vero e proprio.
E: Cosa ti ha convinto a intraprendere la carriera di Product Manager?
D: E’ una cosa che mi è sempre piaciuta perché è un ruolo molto complesso che ti permette di avere un grosso impatto verso i clienti e la loro felicità è sempre stata la mia più grande fonte di soddisfazione
E: È stata una transizione facile o combattuta?
D: Come spiegavo nella prima domanda, la transizione è avvenuta piuttosto naturalmente.
E: Consiglio/parole di incoraggiamento a chi ha deciso di intraprendere questa carriera?
D: Serve soprattutto un incoraggiamento per chi ha iniziato: è normale sentirsi sopraffatti o inadeguati. Queste due sensazioni non vanno trascurate, ma interiorizzate e trasformate in leve di successo. L’allenamento allo stress aiuta a diventare resilienti, mentre il senso di inadeguatezza (a.k.a. sindrome dell’impostore) deve essere uno stimolo a migliorarsi, mettendosi sempre in discussione e cercando aiuto negli altri.
Di seguito l’articolo scritto da Donato per Product Heroes:
Ecco la storia di Emanuela, oggi Head of Product presso Abiby.
E: Qual è stata la tua prima esperienza con il Product Management? È stato amore a prima vista?
Emanuela: Quando mi sono approcciata al mondo del Product Management non sapevo molto cosa volesse dire. Sapevo che volevo entrare nel mondo digital, ma conoscevo poco quali fossero le alternative. Per me esistevano gli sviluppatori e il digital marketing. Un mio amico faceva questo lavoro e me ne parlava molto bene, iniziando a descrivermi bene di che cosa si trattasse. Così ho deciso di entrare in questo magico mondo (non con poche difficoltà, visto che facevo tutt’altro nella vita) e sì, è stato amore a prima vista.
E: Cosa ti ha convinto a intraprendere la carriera di Product Manager?
E: La mia passione è partita dal mondo del digital, e, come dicevo prima, il ruolo del Product Manager è arrivato in un secondo momento. Mi piaceva tantissimo l’idea di poter avere a che fare con tanti stakeholder, di creare una roadmap di prodotto, di avere un peso centrale all’interno dell’azienda.
E: È stata una transizione facile o combattuta?
E: Entrare in questo mondo non è stato facile, venivo da un background molto diverso e le competenze da imparare erano infinite. Ma una volta che mi ci sono trovata in mezzo, è stata una transizione molto facile, mi sembrava di aver trovato ciò che veramente mi piace fare e mi ci sono buttata al 100%
E: Consiglio/parole di incoraggiamento a chi ha deciso di intraprendere questa carriera?
E: E’ un lavoro bellissimo, forse uno dei più vari e divertenti che possiate incontrare. Ci saranno mille difficoltà, è un lavoro molto tosto, ma non mollate, è un lavoro entusiasmante che può veramente cambiare le sorti di un’azienda!
Di seguito gli articoli scritti da Emanuela per Product Heroes:
Invece per Gianluca Product Manager Payments presso TheFork è andata così.
Elisa: Qual è stata la tua prima esperienza con il Product Management? È stato amore a prima vista?
Gianluca: Nella mia prima esperienza come Product Manager ho lavorato sugli aspetti Content e Support di un eCommerce. All’inizio mi sentivo un po’ spaesato perché non è un lavoro “classico”, di quelli che ti presentano nelle università. Poi, presa confidenza con gli aspetti fondamentali del lavoro e con le peculiarità del mestiere di Product Manager, me ne sono davvero innamorato!
E: Cosa ti ha convinto a intraprendere la carriera di Product Manager?
G: La possibilità di impattare direttamente le vite delle persone che utilizzano il tuo prodotto digitale.
E: È stata una transizione facile o combattuta?
G: Abbastanza semplice: è un lavoro che ha portato alla luce e mi ha permesso di dare sfogo ad una passione latente e inespressa per il digitale e la tecnologia.
E: Consiglio/parole di incoraggiamento a chi ha deciso di intraprendere questa carriera?
G: Direi due cose: siate curiosi e innovativi nel vostro approccio, focalizzandovi sulla cosa più importante: risolvere i problemi dei vostri utenti. Partite da quelli, metà del lavoro sarà fatto! Non abbiate paura di sbagliare, perché sbagliare sarà la vostra principale fonte di apprendimento.
Di seguito l’articolo scritto da Gianluca per Product Heroes:
Ultima ma non per importanza la soria di Silvana, Head of Product presso Hyperlex, che ci riporta un approccio ancora differente.
Elisa: Qual è stata la tua prima esperienza con il Product Management? È stato amore a prima vista?
Silvana: In realtà, quando ho cominciato a fare prodotto, più di 10 anni fa, il Product Management non esisteva in Francia.
Lavoravo come Project Manager in una startup tech che si occupava di intelligenza artificiale e mi occupavo di costruire e implementare delle soluzioni abbastanza complesse per dei gruppi grandi e rinomati.
Come in tutte le startup, non c’erano né processi, né tools sofisticati e noi ragazzi eravamo l’interfaccia con i clienti finali, non sempre contentissimi dei nostri risultati 🙁
Dopo l’ennesimo errore ricorrente (e l’ennesima telefonata del cliente), mi son detta che la tecnologia era lì anche per aiutarci a non sbagliare.
Con l’aiuto di un collega sviluppatore, quindi, abbiamo cominciato a costruire quella che oggi chiamerei una stack di QA: dei tool che erano lì per analizzare i progetti ed evidenziare gli errori, prima che arrivassero al cliente.
Con il senno di poi, è stato il mio primo prodotto 🙂 Ma allora non ne ero neanche consapevole.
E: Cosa ti ha convinto a intraprendere la carriera di Product Manager?
S: Quando dopo diversi weekend di lavoro abbiamo rilasciato i tool per la QA, non sapevo cosa aspettarmi, ma i molteplici ringraziamenti dei miei colleghi mi hanno fatto capire di aver fatto qualcosa di davvero utile.
È stato così che mi sono detta che volevo fare della risoluzione dei problemi un vero lavoro e ho chiesto all’azienda di creare un nuovo ruolo. La mia richiesta è stata accolta, ma visto che Product Management era ancora sconosciuto, il mio primo titolo è stato Solutions Architect!
E: È stata una transizione facile o combattuta?
S: In realtà, avendo cominciato senza saperlo, direttamente nel Product Management non c’è mai stata una transizione vera e propria.
Un anno dopo i miei debutti nel Prodotto, sono approdata a San Francisco per aprire la filiale americana della mia azienda. Lì, cominciando a lavorare con dei professionisti del posto, ho scoperto che il mio lavoro esisteva e che si chiamava Product Manager!
È stato però abbastanza destabilizzante scoprire che quello che facevo ogni giorno era in realtà un vero mestiere su cui delle persone scrivevano persino dei libri!
Ho dovuto recuperare tanto rispetto ai miei colleghi americani che erano molto più avanti e ammettere che la mia visione del ruolo era a volte un po’ idilliaca 🙂
Ma alla fine, non ho mai pensato di smettere!
E: Consiglio/parole di incoraggiamento a chi ha deciso di intraprendere questa carriera?
S: Fortunatamente, oggi c’è molta più consapevolezza del ruolo del PM e le aziende cominciano a capire l’importanza di essere product-driven.
Il consiglio che do spesso alle persone che si interessano al prodotto, è di costruire un prodotto from scratch per vivere un po’ la vita di un Product Manager e capire le diverse fasi del prodotto.
Non serve saper sviluppare, basta anche creare un blog e cercare di farlo conoscere. È qualcosa che permette di capire meglio le varie sfaccettaure del ruolo e le sfide che poi si affronteranno tutti i giorni. Ciliegina sulla torta: è qualcosa che può fare veramente la differenza su un curriculum!
Come avete potuto leggere non esistono leggi o percorsi migliori, ma tanta volontà e passione!
Le slide sono disponibili per studenti ed ex studenti del Master in Product Management