Metriche di Prodotto: cosa misurare e come

Metriche di Prodotto: cosa misurare e come

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Metriche di Prodotto: cosa misurare e come

Dopo aver capito cosa sono le metriche di prodotto e come utilizzarle. In questo post vedremo le metriche in azione: inizieremo infatti ad applicarle e ad attribuire dei valori reali grazie ad un esempio pratico.

Questo è il terzo di una serie di post che ti aiuteranno a comprendere l’importanza delle metriche di prodotto oltre a darti una serie di esempi pratici su come impostarle correttamente e come trarre il massimo dal loro utilizzo.

Qui di seguito trovi l’indice dei post. Se è la prima volta che senti parlare di metriche o se ti senti di non averle ancora comprese  al meglio ti consiglio di iniziare dal primo e poi di proseguire, altrimenti salta pure al contenuto che ti interessa maggiormente.

      1. Come definire le metriche e che modello usare
      2. Cosa sono le metriche e perché utilizzarle
      3. Cosa misurare e come applicarle
      4. Come prendere decisioni di prodotto (sbagliate!) in base ai dati
      5. Cosa è l’analisi delle coorti e come ti può aiutare
      6. Come usare l’analisi delle coorti per prendere decisioni di prodotto

Cosa Misurare?

Finora è solo Teoria. Adesso entriamo nella pratica. Questa parte ti richiederà un po’ più di tempo.

Per semplificare la comprensione immaginiamo di avere un prodotto reale a cui applicare il sistema di misurazione.

Ti presento MyCal, una calcolatrice online con freemium model: fa pagare 3€ mensilmente per poter salvare in cloud tutte le operazioni che fai, così’ da avere una cronologia, e poterle condividere con gli amici. Se la usi solo per fare i conti è gratis.

Nota: Inutile dire che per settare le metriche devi conoscere molto bene il tuo prodotto e avere molto chiari gli obiettivi che vuoi raggiungere. Sembra banale ma non lo è: ho aiutato aziende che avevano sviluppato talmente tanto senza avere ancora uno straccio di metrica che hanno impiegato diversi giorni per ricostruire la linea immaginaria da A a B.

Riprendiamo il modello di prima e decidiamo cosa sono per noi i diversi step. Lasciamo fuori referral perchè potrebbe non servirci in questo momento.

Esempio:

Awareness: l’utente accede al sito
Acquisition: l’utente si registra per usare la calcolatrice
Activation: l’utente fa almeno un’operazione
Retention: l’utente ritorna sulla nostra app
Revenue: l’utente sottoscrive il piano di abbonamento da 3€

Come vedrai su alcuni step ti verrà molto semplice. Per esempio acquisition, nel caso in cui l’utente debba registrarsi per usare il prodotto. Su altri bisogna metterci un po’ di più la testa, come retention o activation.

Come misurarlo?


Scelti gli step per noi fondamentali, adesso dobbiamo capire come misurarli. Questo dipende solo da noi. All’inizio ti consiglio di partire dalle basi, senza complicarti troppo la vita. Appena inizierai a riempire gli spazi bianchi con dei numeri capirai se quella metrica impostata in quel modo ti può essere utile.

Dobbiamo quindi trasformare l’azione dell’utente in qualcosa di misurabile, ovvero dobbiamo definire le metriche. Esempio: “l’utente ritorna” è troppo generico, non lo possiamo misurare.


Ricordati sempre che quando stai creando qualcosa, che sia una start-up o un prodotto digitale, non esiste mai una decisione giusta e una sbagliata in assoluto, ma solo la decisione più adatta a te in quel momento. Quando impieghi troppo tempo a prendere una decisione considera il fatto che se il tuo prodotto continua a crescere tra 6 mesi dovrai considerare la possibilità di cambiare il sistema di misurazione.

Adesso inseriamo i dati dell’ultimo mese.


Come hai visto non è altro che un funnel che ti dice dove si perdono gli utenti.

Così però non è ancora completo: i numeri in valore assoluto ci aiutano ben poco. Non ci permettono di paragonare cose diverse tra loro e quindi non ci aiutano a prendere decisioni.

Utilizziamo quindi le %.


Puoi utilizzare due modi per attribuire i valori %.

Come quello di sopra. In cui, fatto 100 il numero di utenti che visitano il tuo sito (Awareness), consideri step by step tutti quelli che rimangono rispetto al primo step (Awareness). Esempio: l’Activation è calcolata al 15% rispetto all’Awareness.
La % di ogni step è calcolata rispetto allo step precedente. Nel nostro caso l’Activation è 50% perchè calcolata rispetto all’acquisition e non rispetto all’awareness. Ovvero 300 Utenti si sono iscritti e 120 hanno fatto almeno un’operazione.
Personalmente li uso entrambi: Uso il primo per avere una visione d’insieme. Soprattutto sulle coorti, lo trovo molto più comodo.

Uso il secondo quando devo prendere le decisioni sul pezzo di funnel su cui voglio intervenire. In quanto gli scostamenti % tra i vari step mi aiutano a capire dove c’è il maggior drop.


Come usiamo le metriche?


Adesso ho due notizie per te: una buona e una cattiva.

Quella buona è che hai costruito il tuo primo set di metriche. Quella cattiva è che se non leghi le metriche al tempo e ai diversi gruppi di utenti non te ne fai nulla.

A questo punto entrano in gioco le coorti e gli A/B test, che vedremo in un altro post

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Nota molto importante per chi ha volumi bassi, ovvero chi è nella fase iniziale.

Come interpretare i numeri? Se avete volumi bassi, non impazzite a ottimizzare di piccoli punti percentuali, quei numeri non avranno rilevanza statistica. Dovete usare il sistema come una bussola che a grandi linee ti dice dove andare.

Unite sempre alla parte quantitativa quella qualitativa, ovvero parlate con i vostri utenti! Anche su questo proverò a darti una mano con un altro post.

Marco Imperato

Co-Founder e Amministratore di Edgemony, società che fonda nel 2020, con il duplice obiettivo di accelerare lo sviluppo del territorio siciliano grazie alle competenze digitali e aiutare aiuta le aziende italiane, e non, a estendere in Sicilia il proprio Tech Team. Crea Product Heroes a fine 2018, la prima community per Product Manager in Italia che conta 6.000 iscritti alla newsletter. Product Heroes è il punto di riferimento per chi fa prodotto, e ha aiutato fino a oggi oltre 180.000 product lovers grazie al Master in Product Management, Programmi B2B, Contenuti ed Eventi on the ground. Dal 2008 guida il dipartimento di Prodotto e Digital Media di Mosaicoon, dal giorno della creazione fino alla chiusura per fallimento 10 anni dopo.

Le slide sono disponibili per studenti ed ex studenti del Master in Product Management

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