Dicembre 21, 2020 - di Marco Imperato
Nei post precedenti abbiamo spiegato chi è il Product Manager, come diventare un Digital Product Manager e cosa è il product management. In questo post ci soffermiamo invece sulle caratteristiche chiave che ogni Product Manager dovrebbe avere.
Un paio di mesi fa, infatti, durante una presentazione della Product Academy mi è stato chiesto di esporre quali secondo me fossero le caratteristiche che fanno la differenza tra un buon digital product manager e uno mediocre, indipendentemente dal business in cui opera.
Al di là di tutte le definizioni celebri, per me un buon product manager è quello che grazie al suo lavoro con il team riesce ad avere impatto, focalizzandosi sugli outcome e muovendo le metriche di business.
Ho creato questa slide.
Si tratta esclusivamente della mia opinione, ma ci tengo a condividerla perché probabilmente ti potrà meravigliare l’ordine in cui sono disposti gli elementi, e il contenuto stesso.
Le 6 caratteristiche chiave sono basate essenzialmente sulla mia esperienza lavorando principalmente in start-up e scale-up, ma credo che anche a livello corporate queste caratteristiche chiave siano imprescindibili.
Il “data-set”, se così si può chiamare, deriva dalle decine di colloqui che ho fatto per assumere Product Manager, dal continuo confronto con la community di Product Heroes e dal supporto che sto dando ultimamente alle aziende per aiutarle a scegliere il “giusto” Product Manager.
Prima di andare nel vivo delle 6 caratteristiche chiave è importante che tu sappia che il ruolo del Digital Product Manager cambia enormemente in base allo stadio di vita dell’azienda e del prodotto su cui lavora, per cui il peso di ciascuna skill può cambiare in modo importante.
Per me le prime 5 devono esserci sempre, l’ultima dipende dallo stadio di vita dell’azienda in cui lavori e dal livello di responsabilità che hai.
Non ho inserito la tecnologia e tutto ciò che ruota intorno ad essa perchè è come se volessi diventare calciatore e dovessi chiederti “ti piace la palla?”. Semplicemente è parte integrante del gioco.
Dopo le prime esperienze di assunzione miseramente fallite (principalmente per colpa mia), in tutte le job profile questa capacità è sempre al primo posto.
La ragione è super semplice: puoi essere il genio assoluto del Product, fare le migliori roadmap di sempre, scrivere delle user story che sono delle opere d’arte o analizzare dati meglio di un Data Scientist, ma se non riesci a costruire il consenso e a portarti le decisioni a casa, non avrai mai impatto.
Non sto dicendo che è sufficiente essere un mago della dialettica o che ti serve un background da negoziatore del FBI, ma semplicemente se non impari a gestire gli stakeholder e a influenzarli non andrai mai lontano.
Lo so, è un pensiero un po’ radicale, ma troppe volte ho visto PM super preparati e in gamba uscire da Meeting con sviluppatori, executive o staleholder vari con la coda tra le gambe.
Più sali di livello più trascorrerai il tuo tempo a “vendere” il lavoro del tuo team a stakeholder, colleghi o utenti, tramite Demo, Deck o Report, quindi se non sai comunicare efficacemente diminuirai esponenzialmente la probabilità di avere impatto. Specialmente in Italia.
Non ti preoccupare, se non possiedi queste skill le puoi tranquillamente sviluppare.
Qui sarò super breve e se sei un lettore affezionato di Product Heroes sarà facile capire il perchè.
Semplicemente:
se non lo misuri, non lo sai. Tutto il resto sono solo opinioni.
Andare avanti per opinioni o idee è bello e stimolante, ma è troppo rischioso.
Purtroppo non sempre avrai dati a disposizione, ma quando ce li hai devono essere il tuo principale alleato. L’ottima notizia è che grazie alla veloce diffusione di metodologie organizzative che mettono al centro le metriche, come gli OKR, oltre al team di prodotto sempre più aree si stanno avvicinando ad un approccio data-driven o data-informed (c’è una bella diatriba in corso da anni su quale dei due approcci sia più adatto…).
Ritengo che l’EGO sia uno dei principali problemi nello sviluppo dei prodotti digitali e pertanto meriterebbe un post a parte, ma intanto ti serve sapere che:
se per te è più importante avere ragione di avere impatto forse il Product Management non fa per te.
Il ruolo del Product Manager è un ruolo “bastardo” hai responsabilità su praticamente tutto, ma non hai autorità quasi nessuno e tutti “ti chiedono cose continuamente”.
Inoltre, come se non bastasse, puoi avere impatto solo grazie al tuo team.
Di pari passo con l’essere Egoless, come definisce Sara ,questa caratteristica chiave, se non sei resiliente non pensare neanche di iniziare la tua avventura nel mondo del Product.
Per definizione la resilienza è la capacità di perseverare nell’inseguire un obiettivo sfidante nonostante gli impedimenti.
Gli impedimenti nello sviluppo di un prodotto digitale sono la base della vita.
Se c’è una cosa che sicuramente ti accadrà ogni singolo giorno nella tua vita da product manager sono proprio gli impedimenti. Possono essere di vario peso e natura, puoi chiamarli problemi o imprevisti, ma il lavoro stesso del Product Manager trae origine dalla “risoluzione di un problema per un utente”, quindi o sei resiliente oppure pensa ad un altro lavoro.
Penso che questo punto in particolare sia quello che rende il Product Management come uno dei lavori più fighi in assoluto.
Ti toccherà imparare di tutto con diversi gradi di approfondimento e complessità: da come funziona un’architettura software, alle basi della finanza, dalla go to market strategy al wireframing.
Qui non mi soffermo su cosa dovresti imparare e con che grado di profondità (questo varia abbastanza rispetto al mercato in cui operi), ma sul fatto che non dovrai mai fermarti. L’iterazione e il miglioramento si basano sull’apprendimento quindi nel momento in cui smetti di imparare e ti fermi, lo stesso farà il tuo prodotto.
Anni fa quando iniziai a introdurre i 1-to-1 regolarmente la domanda finale che facevo era “in cosa potrei migliorare?”, fui molto meravigliato di avere tra le risposte più frequenti “dovresti ascoltare di più”.
Pensavo di essere bravo ad ascoltare, ma evidentemente non abbastanza. Da quando iniziai a forzarmi ad ascoltare per il 70/80% delle conversazioni e a fare domande, invece di vomitare continuamente istruzioni al team, cambiò anche il rapporto di fiducia.
Ho capito anche che Ego, Fiducia ed Ascolto sono strettamente collegati e tipicamente a un Ego molto importante, oltre all’indistinta mancanza di fiducia, è associata anche una scarsa capacità di ascolto. Per ascolto non intendo “stare zitto mentre qualcuno parla”, ma ascolto attivo, ovvero sforzarsi di comprendere, oltre al contenuto della conversazione anche il WHY che ci sta dietro e tante altre sfumature fondamentali.
Altro tip, soprattutto se ricopri un ruolo manageriale: non è necessario che tu abbia tutte le risposte. Spesso c’è troppo orientamento al problem solving piuttosto che al problem spotting: ci si concentra di più sull’avere la risposta a tutti i problemi piuttosto che capire se si tratta del problema giusto da risolvere.
Più riesci ad ascoltare più ti sarà facile lavorare con il team e guidarlo verso le giuste priorità.
Non mi riferisco tanto al saper riempire un Business Model Canvas on Lean Canvas, ma alla necessaria elasticità mentale che ti serve per comprendere tutti gli aspetti del tuo prodotto.
Il tuo prodotto è il Business Model, ovvero la somma di tutte le componenti necessarie per creare, comunicare e commercializzare quel prodotto sul Mercato.
Ogni componente è fondamentale, dal pricing model al sourcing, dalla go-to-market strategy al P&L. Non ti occuperai tu di tutti i diversi aspetti, anzi ne curerai una piccola parte, ma avrai impatto su tutto ed è fondamentale che tu li comprenda profondamente.
Inoltre avere una tale elasticità mentale ti aiuterà ad individuare nuove opportunità che altrimenti non saresti neanche in grado di cogliere.
Ovviamente la necessità di tale skill dipende da “quanto prodotto gestisci”, se ti occupi di un subset di feature possibilmente il peso relativo di questa skill sarà minore rispetto ad essere il primo Product Manager di una Start-up o il CPO di una corporate.
Non ho inserito la capacità di guidare il team, ovvero la leadership, perché nonostante la ritenga una qualità fondamentale ritengo che se possiedi le prime 5 caratteristiche è molto probabile che sarai il tipo di leader che cerco per guidare i miei team.
Che ne pensi? Aggiungeresti o toglieresti qualcosa?
Hai tutte le carte in regola per essere un Product Manager e non vedi l’ora di metterti in gioco? Sei già un Product Manager e vuoi migliorare le tue competenze?
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Co-Founder e Amministratore di Edgemony, società che fonda nel 2020, con il duplice obiettivo di accelerare lo sviluppo del territorio siciliano grazie alle competenze digitali e aiutare aiuta le aziende italiane, e non, a estendere in Sicilia il proprio Tech Team. Crea Product Heroes a fine 2018, la prima community per Product Manager in Italia che conta 6.000 iscritti alla newsletter. Product Heroes è il punto di riferimento per chi fa prodotto, e ha aiutato fino a oggi oltre 180.000 product lovers grazie al Master in Product Management, Programmi B2B, Contenuti ed Eventi on the ground. Dal 2008 guida il dipartimento di Prodotto e Digital Media di Mosaicoon, dal giorno della creazione fino alla chiusura per fallimento 10 anni dopo.
Le slide sono disponibili per studenti ed ex studenti del Master in Product Management