Maggio 17, 2021 - di Fausto Maglia
Che avventura!
Quando mi sono unito a Casavo e al suo team marketing nel gennaio del 2018, l’azienda stava lavorando su quello che nella sostanza era un complicatissimo MVP.
In quel periodo, Casavo aveva già ricevuto il suo round pre-seed ed era a qualche mese di distanza dall’ottenere il seed. Le cifre sul tavolo erano molto distanti (decisamente più alte) di quelle che ricevevano mediamente le startup italiane in quella fase di crescita ma, nonostante ciò, Casavo era ancora praticamente un prototipo, condizione dettata dal modello di business.
Per chi opera nel fintech, per esempio, è abbastanza facile (e veloce) arrivare a centinaia o a migliaia di transazioni e questo permette di effettuare rapide iterazioni di prodotto e molti test. Ma se il business in cui operi è incentrato sull’acquisto e la vendita di proprietà immobiliari e specialmente se stai iniziando da zero, è tutta un’altra faccenda. Possono volerci mesi o anche anni per raggiungere il traguardo delle 100 transazioni e per decidere che l’investimento in tecnologie dedicate è giustificato dalla reale opportunità di far scalare il business, e questo è dovuto alla quantità di datapoint e conoscenza del mercato che soltanto il tempo può fornire. Giorgio, il nostro CEO, ripeteva spesso che eravamo giovani, ingenui e senza un soldo.
All’epoca Casavo faceva affidamento su una manciata di ragazzi che passavano le proprie giornate a cercare opportunità nel mercato immobiliare, a parlare con gli agenti immobiliari, a costruire relazioni, ma soprattutto che sfruttavano ogni occasione per generare del valore dalle poche (poche considerando il tipo di business) risorse a disposizione. Fu soltanto poco dopo il mio ingresso in azienda che il primo pezzetto di tecnologia venne veramente implementato.
Fino a quel punto, i clienti potevano fare sostanzialmente una cosa soltanto, e non si trattava di niente di eccezionale: il nostro website offriva l’opportunità di inserire le informazioni riguardo a un un’unità immobiliare residenziale e di richiedere un’offerta. Giusto per chiarire: tutto ciò che avevamo era un form con una value proposition nuova sul mercato che prevedeva l’acquisto dell’immobile da parte nostra in soli 30 giorni.
Fu all’inizio del 2018 che mettemmo a disposizione per la prima volta sul mercato italiano uno strumento per ottenere valutazioni di immobili residenziali in tempo reale e senza alcun tipo di vincolo. Non eravamo ancora in grado di offrire un servizio al 100% proprietario e facevamo affidamento al supporto di terze parti. Oggi le nostre valutazioni derivano interamente da tecnologie proprietarie, ma è così che abbiamo iniziato.
Poco dopo, il nostro team di investimenti immobiliari non era più in grado di gestire il database di unità immobiliare con le soluzioni rudimentali del tempo ed è così che vide la luce il nostro primo strumento per la gestione delle attività transazionali dell’azienda: un semplice insieme di interfacce che permetteva ai miei colleghi e compagni di viaggio di conservare documenti e informazioni senza rischiare continui crash del software. Era una soluzione tattica per un problema molto urgente. Nel caso in cui tu sia sorpreso, ci tengo a ricordare che abbiamo iniziato quasi senza un euro.
È stato all’inizio del 2020, in seguito al round di finanziamenti Serie B, a un po’ di errori e a una riorganizzazione interna che le cose hanno iniziato a cambiare. A quel tempo il numero di persone dedicate allo sviluppo di prodotti tecnologici era tra 5 e 10 (a seconda di come si contano le persone in uscita dall’azienda e i freelance). Francesco, il nostro CTO, era appena entrato in azienda e io stesso ho cambiato ruolo passando al team prodotto. Ripensando adesso a quelle scelte mi rendo conto di quanto riflettessero la volontà di Giorgio (e di tutto il management) di spostare l’attenzione dal “prop” al “tech”, con l’intenzione di creare una perfetta armonia tra le due parti.
Se ora riguardo indietro, e restringo la prospettiva ai soli ultimi 15 mesi, mi rendo conto di quanti risultati abbiamo raggiunto:
La recente iniezione di capitale e di fiducia guidata da Exor ci permetterà di potenziare gli sforzi per l’implementazione della nostra roadmap per il 2021 e il 2022 per il perseguimento di 3 macro-obiettivi:
Per riassumere, continueremo a rafforzare il nostro ruolo di forza trainante in Europa per la digitalizzazione del processo di vendita e acquisto di unità residenziali, con l’obiettivo di portare benefici a tutte le persone coinvolte in questi processi. Crediamo che un mercato immobiliare più trasparente, comprensibile e accessibile potrà rendere almeno un po’ migliore la vita degli europei, supportandoli durante uno degli eventi più complicati e emotivamente intensi della vita.
Più di tutto il resto, però, questo round di finanziamento significa una cosa: possiamo continuare ad alzarci ogni mattina con la consapevolezza di aver appena iniziato un viaggio che dobbiamo proseguire con entusiasmo e passione.
It’s always day 1.
Le slide sono disponibili per studenti ed ex studenti del Master in Product Management